Lo sviluppo di prodotti hardware ha delle caratteristiche peculiari che vanno prese in considerazione da chi vuole adottare un approccio Agile.
I prodotti fisici o hardware devono soddisfare molteplici aspetti ad iniziare dalle prospettive della costruibilità, della reperibilità dei materiali, del costo, della facilità di manutenzione e della sicurezza. Per non parlare del loro impatto ambientale durante lo sviluppo, il funzionamento operativo, e a fine vita grazie al riciclaggio delle sue parti.
Lo sviluppo dovrebbe tenere conto fin da subito di questa molteplicità di aspetti e l’approccio agile può essere uno dei modi per farlo efficacemente.
Le competenze in gioco sono molte e, per questo, spesso i team sono numerosi e richiedono nuove modalità di gestione.
In questo webinar partiremo dall’esperienza decennale nella fabbrica agile implementata in una famosa azienda manifatturiera che lavora a commessa, per vedere insieme come queste caratteristiche peculiari sono state affrontate.
A queste si aggiungono quelle che si incontrano in ogni processo di cambiamento prima fra tutte la ridefinizione del ruolo del middle management sempre fortemente impattato da un cambiamento che passa per l’autorganizzazione ed autonomia dei team.
Lo sviluppo di prodotti hardware ha delle caratteristiche peculiari che vanno prese in considerazione da chi vuole adottare un approccio Agile.
I prodotti fisici o hardware devono soddisfare molteplici aspetti ad iniziare dalle prospettive della costruibilità, della reperibilità dei materiali, del costo, della facilità di manutenzione e della sicurezza. Per non parlare del loro impatto ambientale durante lo sviluppo, il funzionamento operativo, e a fine vita grazie al riciclaggio delle sue parti.
Lo sviluppo dovrebbe tenere conto fin da subito di questa molteplicità di aspetti e l’approccio agile può essere uno dei modi per farlo efficacemente.
Le competenze in gioco sono molte e, per questo, spesso i team sono numerosi e richiedono nuove modalità di gestione.
In questo webinar partiremo dall’esperienza decennale nella fabbrica agile implementata in una famosa azienda manifatturiera che lavora a commessa, per vedere insieme come queste caratteristiche peculiari sono state affrontate.
A queste si aggiungono quelle che si incontrano in ogni processo di cambiamento prima fra tutte la ridefinizione del ruolo del middle management sempre fortemente impattato da un cambiamento che passa per l’autorganizzazione ed autonomia dei team.
Da tempo si parla di Risorse Umane (HR), come evoluzione della tradizionale “Direzione del Personale”. Il contesto attuale, e quello che è successo negli ultimi due anni ci stanno proponendo delle sfide con una forte onda d’urto. L’approccio di considerare le persone come risorse aziendali forse non è più adeguato ad affrontarle, ed è il momento di cambiare. Il mindset agile può essere di aiuto in questo cambiamento. E’ quello di cui discuteremo in questo webinar con il vostro aiuto.
A questo link potete vedere le slide del webinar e di seguito il video
Quando la didattica incontra lo Scrum e se ne innamora
Cosa succede quando un insegnante è uno Scrum Master?
Inevitabilmente la sua didattica, la scuola in cui insegna e i colleghi tutti ne sperimentano il valore aggiunto che può portare.
Percorreremo insieme la lunga strada dell’implementazione di un framework, nato nel mondo delle aziende e del software, adattandolo, rimodulandolo e armonizzandolo per entrare a far parte della didattica della Lingua Inglese attraverso l’articolazione oraria.
Racconteremo la storia di un gruppo di studenti tra i 10 e gli 11 anni, in una piccola città di provincia, che hanno quasi concluso due Sprint, con risultati eccellenti.
Esploreremo insieme se e come è possibile applicare Scrum ad ogni disciplina. Cosa cambia nella gestione della classe, dell’assessment e delle competenze -linguistiche e trasversali – che vengono sviluppate dagli studenti.
Quali sono stati gli ostacoli più grandi? Cosa hanno raccolto i ragazzi alla fine di ogni Sprint? Come hanno vissuto l’esperienza i docenti coinvolti? E i genitori, cosa ne pensano i genitori?Non dovremmo mai dimenticarci di sperimentare e di andare oltre l’ovvio, oltre il conosciuto. Per calpestare terreni inesplorati bastano curiosità e creatività.
Come trovare la motivazione e, sopratutto come non perderla
Molto spesso ci chiediamo perché stiamo facendo quello che facciamo, e a volte perché non facciamo quello che ci siamo ripromessi di fare.
Ci chiediamo se siamo motivati, e come fare a diventarlo.
La motivazione è il nostro motore, è quel vento che gonfia le nostre vele e ci fa navigare verso la meta.
Questo talk intende capire come trovare il vento e come regolare le vele attraverso il racconto di un viaggio lungo gli Alisei da Est a Ovest
La sostenibilità è pervasiva e passa anche attraverso le persone. Se sono motivare le loro azioni ed i loro risultati sono sostenibili nel tempo indefinitamente. Se sono motivate rendono le loro azioni sostenibili per l’ambiente dove si trovano.
Una primaria azienda italiana ci ha ingaggiati per dare supporto al loro primo concorso interno sull’innovazione.
Il contesto
Il concorso interno aveva l’obiettivo di selezionare un team tra tutti i partecipanti, che avrebbe potuto realizzare il proprio progetto. Il budget era volutamente limitato come il tempo a disposizione da trovare tra il consueto lavoro.
Il contest prevedeva una prima selezione per arrivare a cinque team che avrebbero avuto due mesi per consolidare la lora idea e partecipare alla selezione finale con un solo vincitore.
Il nostro intervento
Noi siamo intervenuti partecipando alla progettazione della seconda fase di supporto ai team proponendo un approccio agile per due motivi:
lavorando a tempi e costi fissi uno dei migliori approcci è quella iterativo incrementale che si concentra sul valore prodotto/rilasciato
poter fornire un nuovo approccio adatto a contesti complessi, avendo la possibilità di sperimentarlo.
Abbiamo così previsto:
una prima fase di formazione a tutti i team, circa quaranta persone, cercando di creare il più possibile aule con persone di team diversi. Questo ha fornito le basi teoriche per poter sperimentare e mettere in pratica al meglio il nuovo approccio
una seconda fase di supporto di agile coaching durante le iterazione, gli sprint, lavorando sopratutto sull’approccio iterativo incrementale e sull’accettare di non aver definito tutto e subito.
La formazione si è concentrata sul framework Scrum, che poi avremmo applicato per in quattro sprint per due mesi. E’ stato interessante confrontarsi con persone abituate ad una rigida programmazione e pianificazione, spesso con evidenti criticità, per discutere di un modo nuovo di approcciare i progetti ed i problemi.
Il supporto invece è stato un “classico” agile coaching ai team guidandoli nell’applicazione dell’approccio iterativo incrementale e del framework Scrum.
Il backlog
Per prima cosa abbiamo definito il backlog, la lista ordinata in termini di priorità delle cose da fare. Nei primi incontri abbiamo aiutato i team a capire cosa serviva, cosa fare per prima, e ad “accontentarsi” di approfondire tutto, ma solo le cose da fare per prime. In questo caso la sfida, con coach, è quella di tenere il team focalizzato sul presente e l’immediato futuro, senza fuggire troppo avanti.
I working agreement e gli sprint
Per iniziare, ogni team, doveva definire come lavorare, quelli che generalmente chiamiamo working agreement. I team agile sono autorganizzati, e questo, anche se è uno stato a cui tutti dicono di ambire, inizialmente li disorienta. In questo caso, la mia risposta da coach tipica è:
lo dovete decidere voi.
I team ci mettono un po’ ad appropriarsi della loro possibilità di definire alcune cose, non aspettando che altri lo facciano per loro.
Una volta definite le regole per agire abbiamo fatto partire gli sprint e facilitata tutti gli eventi relativi, planning, daily, review e retrospettiva. Di questa ne parliamo a parte.
La retrospettiva
La retrospettiva è, per me, l’evento del framework Scrum più importante. Ed in genere quello che trova maggiori resistenze nei team nuovi all’applicazione del framework. Trovo che sia anche l’evento che ha più senso introdurre a prescindere da agile e Scrum.
Le differenze rispetto ad un momento di riflessione su come si è lavorato, sono:
che viene fatto durante il progetto, a cadenza fissa
che richiede esplicitamente di definire delle azioni di miglioramento da mettere in pratica nella iterazione successiva.
Conclusioni
E’ stato un bel percorso che l’azienda ha valutato positivamente considerandolo come “un progetto pilota” per una futura diffusione del mindset agile in altri settori.
Il percorso fatto assieme ha permesso di conoscere e mettere in pratica il mindset agile ed il framework Scrum saggiandone le potenzialità in contesti complessi.
Ha permesso anche di sperimentare con ottimi risultati la creazione di team cross-funzionali e autorganizzati.
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